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BONUS TV

 

tv2Il contributo, che riguarda l’acquisto di apparati televisivi (televisori e decoder) idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie trasmissive DVB-T2 HEVC, main 10:

è fruibile per gli acquisti effettuati dal 18 dicembre 2019 fino al 31 dicembre 2022, o fino ad esaurimento delle risorse;

è riconosciuto per una sola volta ai consumatori finali direttamente dal venditore sottoforma di sconto sul prezzo di acquisto, per un importo pari a euro 50 o pari al prezzo di vendita se inferiore;

è erogato ai residenti nel territorio dello Stato appartenenti a nuclei familiari con un indicatore ISEE non superiore a euro 20.000.

 

* Per maggiori informazioni consultare il sito web del Ministero dello Sviluppo Economico.

SPESE SANITARIE NELLA PRECOMPILATA: aggiornato il modello per opporsi

E’ online il modello attraverso il quale è possibile opporsi al trattamento – effettuato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate – delle informazioni contabili relative alle spese sanitarie sostenute nell’anno fiscale 2018 ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata 2019.

Il modulo, utilizzabile fino al prossimo 8 febbraio, è disponibile anche in versioneeditabile.

Possono esprimere il proprio dissenso alla trasmissione dei dati tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 16 anni di età (in caso contrario, può farlo il tutore orappresentante legale), anche se fiscalmente a carico.

In quest’ultima ipotesi, le spese per cui è stato negato l’utilizzo non compariranno nella dichiarazione di chi ha a carico la persona.

Modi e tempi per opporsi
Sono due le vie per dire no all’inserimento delle spese sanitarie nella precompilata:
Fino all’8 febbraio 2019. Comunicando direttamente all’Agenzia delle entrate i tipi di spesa da escludere, i dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza.
Dall’8 febbraio al 9 marzo 2019. Accedendo all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema tessera sanitaria, tramite tessera sanitaria Ts-Cns oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia. Attraverso tale modalità, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati.
Nell’ipotesi di comunicazione diretta, è possibile consegnare a un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate l’apposito modello compilato, accompagnato dalla copia di un documento d’identità, ma anche inviare una email all’indirizzo opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, o ancora telefonare a un Centro di assistenza multicanale (numero verde 800909696, 0696668907 da cellulare, +39 0696668933
dall’estero). Negli ultimi due casi, dove non è previsto l’utilizzo del modello, il cittadino dovrà fornire le medesime informazioni richieste dallo stesso modello, più il tipo di documento di identità, con relativi numero e data di scadenza.

I dati così “bloccati” non compariranno nella precompilata, ma potranno ugualmente essere inseriti dal contribuente in sede di modifica/integrazione del modello, prima dell’invio definitivo della dichiarazione dei redditi.

fisco oggi 15 novembre 2018

DETRAZIONI PER I CONDUTTORI DI ALLOGGI SOCIALI

Non è più possibile fruire della detrazione per i conduttori di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale sul 730/2018

attenzioneAttenzione:  La detrazione spettava ai soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti a propria abitazione principale nel il triennio dal 2014 al 2016.

NUOVA TABELLA ASSEGNI FAMILIARI 01/06/2018 – 30/06/2019

L’INPS ha pubblicato la circolare numero 68 dell’11 maggio 2018 in materia di assegni familiari,

Assegni familiari: nuovi importi previsti dalla circolare numero 68 dell’11 maggio 2018

Detrazione affitto modello 730/2018

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E’ possibile portare in detrazione fiscale la spesa per l’affitto dell’abitazione principale secondo specifiche regole e requisiti.

 

  • Detrazione affitto per l’abitazione principale:

euro 300 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71;

euro 150 se il reddito complessivo è superiore a euro 15.493,71 ma non a euro 30.987,41.

  • Detrazione affitto per giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni

In questo caso la detrazione affitto spetta nella misura di 991,60 euro soltanto se il reddito complessivo del 2017 non superi i 15.493,71 euro.

La possibilità di portare in detrazione l’affitto con il modello 730/2018 è consentita per i primi tre anni dalla stipula del contratto e la detrazione spetta soltanto nel caso in cui l’abitazione affittata sia diversa da quella dei genitori o affidatari

  • Detrazione affitto per alloggi locati con contratti a cedolare secca

In questo caso la detrazione sull’affitto spetta entro il limite di spesa pari a:

euro 495,80 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71;

euro 247,90 se il reddito complessivo  supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.

  • Detrazione affitto per studenti universitari fuori sede

Per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017 e per il 2018 la detrazione dell’affitto stipulato in favore di studenti fuori sede potrà esser richiesta anche nel caso in cui l’immobile oggetto di locazione sia situato nella stessa provincia di residenza

Resta il vincolo della distanza tra luogo di residenza e Comune in cui ha sede l’università: dovrà esser pari ad almeno 100 km.

Tra le novità viene tuttavia previsto che, qualora lo studente viva in una zona montana e disagiata, la detrazione con il modello 730/2018 potrà esser richiesta anche nel caso in cui la distanza tra luogo di residenza e di studi sia pari ad almeno 50 km.

Per il calcolo della distanza geografica dei 100 Km o dei 50 Km si prende in considerazione il domicilio fiscale del nucleo familiare che ha a carico lo studente, prendendo in considerazione anche le reti ferroviarie, gli autobus e le autostrade.

  • Detrazione affitto per lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro

La detrazione affitto per lavoratori fuori sede è pari a:

euro 991,60 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera euro 15.493,71;

euro 495,80 se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) supera euro 15.493,71, ma non euro 30.987,41.

essere titolari di contratto di lavoro dipendente;

trasferire la residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi che disti almeno 100 km e in una regione diversa da quella di provenienza.

Inoltre è previsto che il lavoratore si sia trasferito nei tre anni precedenti a quello in cui si richiede la detrazione, la quale spetta nei primi tre anni dalla variazione della residenza.

Ancora un anno di “bonus mobili”: la guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate

mobili

Il bonus, prorogato a tutto l’anno in corso dalla recente legge di bilancio (legge n. 205/2017), è riconosciuto per gli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato.

Consiste in una detrazione Irpef del 50%, da calcolare su un tetto massimo di spesa di 10mila euro per unità immobiliare e da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Gli acquisti agevolati
Rientrano nell’agevolazione: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze. Ma anche i materassi e gli apparecchi di illuminazione, poiché costituiscono un “necessario completamento dell’arredo” dell’immobile ristrutturato. Non sono ammessi, invece, porte, pavimentazioni, tende e tendaggi, altri complementi di arredo. Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, il beneficio spetta per quelli con etichetta energetica di classe A+ o superiore (per i forni A o superiore).

Le principali condizioni
Per ottenere il bonus occorre aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio e usufruire della relativa detrazione.
È fondamentale che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia anteriore a quella in cui si comprano i beni.

Come pagare gli acquisti
Bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito: queste le uniche modalità richieste dalla norma per fruire dell’agevolazione. Per quanto riguarda i bonifici, basta utilizzare un semplice bonifico bancario o postale.

Scarica il depliant informativo dell’Agenzia delle Entrate

Scarica guida bonus mobili 2018 dell’agenzia delle Entrate

Presentazione tardiva dichiarazioni: il ravvedimento entro il 29 gennaio

indexPer la regolarizzazione va effettuato il versamento della sanzione ridotta, utilizzando il modello F24, con l’indicazione del codice tributo 8911.
Ancora pochi giorni a disposizione dei contribuenti che non hanno presentato, nel termine del 31 ottobre 2017, le dichiarazioni dei redditi.
Coloro che non hanno rispettato tale termine hanno la possibilità di rimediare con il ravvedimento operoso, presentando la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza.
I 90 giorni scadono lunedì 29 gennaio

CERTIFICAZIONE UNICA: novità e aggiornamenti

cu-20183Cu 2018 pensionati, dipendenti e autonomi cos’è?

Il nuovo modello CU 2018 è la certificazione unica dei redditi par autonomi, pensionati e dipendenti per i redditi relativi al 2017.

Come funziona il modello CU 2018? La Cu 2018 pensionati dipendenti autonomi deve essere utilizzata dai sostituiti di imposta per certificare le ritenute operate su dipendenti, pensionati  e certificare le ritenute operate sui lavoratori autonomi. Tale certificazione unica, deve poi essere rilasciata al lavoratore autonomo, al dipendente e al pensionato, entro la nuova scadenza certificazione unica 31 marzo, (che slitterà al 3 aprile 2018 perchè festivo),  mentre prima la scadenza di consegna per il CUD era il 28 febbraio.

 

 

VIA ALL’ISEE 2018 – LE ISEE DEL 2017 SCADONO IL 15 GENNAIO 2018

isee2018L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento che verrà adottato da molti enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata (prestazione o riduzione del costo del servizio).

 

L’assistenza per la compilazione e l’invio all’INPS della domanda è totalmente gratuita.

DETRAZIONI SPESE SCOLASTICHE 2017: SPESE AMMESSE

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Le spese scolastiche che saranno ammesse sono relative ai seguenti ordini scolastici:

  • Scuole dell’infanzia, ossia le scuole materne;
  • Scuole primarie, cioè le scuole elementari;
  • Scuole medie inferiori;
  • Scuole medie superiori;
  • Università.
  • Asilo Nido;
  • Scuola secondaria e universitaria;
  • Corsi di perfezionamento e/o di specializzazione, effettuati presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private, in misura non superiore a quella pagata per le tasse e i contributi degli istituti statali italiani.
  • Master;
  • Dottorati di ricerca;
  • Test di ammissione alle università;
  • Canoni di locazione per studenti fuori sede.

Tra le spese ammesse alla detrazione con modello 730/2017 o modello Unico PF 2017 rientrano tutti gli importi relativi a:

  • tassa di iscrizione e frequenza;
  • spese relativa al servizio di mensa scolastico;
  • contributi volontari e erogazioni liberali;
  • pre e post scuola;
  • assistenza al pasto.

Non è ammessa alla detrazione con dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta per il servizio di trasporto scolastico.

E’ necessario conservare la documentazione relativa alla spesa per la frequenza scolastica, ovvero ricevute di bollettini postali o bonifici.

Per la detrazione relativa al servizio di mensa, il bollettino postale o bonifico bancario dovranno contenere i seguenti dati:

  • beneficiario dell’importo;
  • causale del versamento – servizio mensa scolastica;
  • scuola frequentata e nome dell’alunno.

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